Perché scelgo il sottovuoto per conservare gli alimenti
Da tempo ormai il mio cooking-style si contraddistingue per l’utilizzo di tecniche sempre più specifiche e professionali, studiate e sperimentate per garantirmi una cucina sana, equilibrata, gustosa, fantasiosa, veloce e organizzata.
Dopo aver selezionato ed acquistato gli alimenti, il problema è la loro corretta conservazione.
L’inesperienza del passato, la non conoscenza di tecniche corrette o la smania di fare “spese esagerate”, mi portava ad avere il frigorifero pieno, gli alimenti mal conservati e, ahimè, a volte anche un sacco di sprechi.
Lavorando in cucine professionali ho avuto modo di imparare ed utilizzare il sottovuoto, sia per la conservazione che per la cottura del cibo e…bum…mi si è aperto un nuovo mondo.
Il mondo dell’ “Oxygen Free”, tolgo aria e ossigeno agli alimenti e li conservo sottovuoto. La cottura poi…beh questa è un’altra storia della quale parlerò in un altro momento.
Poche facili e veloci mosse
- Pulisco e lavo gli alimenti
- Taglio se necessario
- Introduco nel sacchetto o nel contenitore
- Aggiungo aromi, spezie o altro in base all’alimento e alle voglie del momento
- Passo il sacchetto nella macchina e metto sottovuoto
E’ una tecnica facile, pratica e veloce che allunga la shelf-life dei cibi e ne mantiene intatte a lungo le proprietà organolettiche e nutritive.
E’ in grado di evitare bruciature da congelamento. Niente aria e ossigeno, niente brina sugli alimenti. e quindi posso scegliere di congelare in tutta tranquillità, anche se io, per mia scelta personale, preferisco conservarli in frigorifero.
Posso abbinare il sottovuoto a una tecnica di cottura a bassa temperatura ma…questa è un’altra bella storia che racconterò in seguito…
Con la conservazione sottovuoto
- Blocco lo sviluppo di eventuali microrganismi.
- Evito reazioni ossidative che porterebbero all’irrancidimento e deterioramento del cibo.
- Mangia così cibo sempre fresco, gustoso e di qualità
- Evito gli sprechi
- Il mio frigorifero e il mio congelatore sono sempre in ordine
Nel mondo del sottovuoto esistono due categorie di macchine.
La macchina a campana, utilizzata nella ristorazione, molto professionale ed efficace ma molto costosa ed ingombrante.
La macchina ad aspirazione esterna, utilizzata soprattutto a livello casalingo, piccola, funzionale e relativamente economica…
Nel mio cooking style, ho optato per la macchina ad aspirazione esterna ma, prima di acquistarla ho fatto ricerche, mi sono documentata e confrontata con varie case produttrici.
Sono arrivata alla conclusione che, ad uso casalingo, la macchina giusta sia per la conservazione che per la cottura sottovuoto debba avere delle caratteristiche basilari
- giusto rapporto qualità-prezzo
- barra saldante di almeno 30 cm.
- garanzia di vuoto tra 0,7 e 0,9 mbar o 70/90 kpa
- garanzia di almeno 12/16 lt di potenza di aspirazione.
I sacchetti o i contenitori appositi sono indispensabili.
Sono stati studiati appositamente per il contatto con gli alimenti e ne esistono di varie forme e misure.
Possono essere lisci, adatti solo alla conservazione, o goffrati, adatti sia alla conservazione che alla cottura.
Utilizzare la tecnica del sottovuoto per la conservazione alimentare ha per me dei grandissimi vantaggi.
Mi permette di avere cibi sempre freschi, perfettamente organizzati e sempre a disposizione.
Mi permette di gustare alimenti sicuri e privi di contaminazioni batteriche.
Mi permette di allungare i tempi di conservazione.
Mi permette di evitare gli sprechi e di risparmiare tempo e soldi.
Ma…tocca un po’ la mia coscienza eco-friendly e per questo sto cercando, nel mio piccolo, di sensibilizzare alcune case produttrici con cui sono in contatto per studiare delle alternative ai sacchetti…
Keep in touch…
Sono curiosa di sapere se anche tu utilizzi questa tecnica di conservazione e se riesci a bypassare il fattore no plastic free.
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