Cibo e viaggi: legame perfetto per nutrire corpo e anima

Fin da quando ero una nanetta, ho sempre avuto due grandi passioni: cibo e viaggi.

Sono nata e cresciuta in una famiglia di operai dove i soldi non bastavano mai, ma dove cibo e viaggi avevano un ruolo educativo importante.

La cucina è sempre stato il cuore della casa e i viaggi momenti di scoperta.

Ecco da dove arrivano le mie due grandi passioni: cucinare e viaggiare.

Il mio più grande sogno da bambina era quello di girare il mondo e la mia mamma, ancora oggi, mi prende in giro dicendomi: “Sei nata con la valigia in mano”.

E dai…direi che ne ho girato di mondo fino a oggi, così come direi che ho fatto di una delle mie due grandi passioni il mio lavoro, diventando nel tempo una Cooking Coach.

È sempre più forte in me il pensiero che tra cibo e viaggi ci sia un legame prezioso che agisce su di me come vero e proprio nutrimento per il mio corpo, per la mia salute, per il mio benessere psicofisico.

In verità, vedo il cibo come vero nutrimento da qualche anno a questa parte, da quando il cibo è finalmente un mio alleato e non più un mio nemico.

Ti racconto di questo mio bellissimo viaggio di trasformazione in uno dei miei primissimi articoli “Road to changement”. 

Ma torniamo al viaggio, quello “vero”.

Cibo e viaggi, cucinare e viaggiare… per me è sempre entrare in contatto con nuove parti di me, vivo un’esperienza che spesso va oltre il semplice viaggiare o il semplice cucinare.

Tranqui…non faccio uso sostanze stupefacenti…

Ma per me sono due momenti che mettono in circolo tanta energia nuova e mi fanno sentire viva.

Cucinare come terapia: prova per sperimentare su di te tutti i benefici che può avere un gesto che compi quotidianamente che è, appunto, quello di cucinare.

Cibo e viaggi: legame perfetto per nutrire corpo e anima

Cucinare è un toccasana per corpo e anima… lo senti il profumo di questi ravioli di zucca al pomodoro?

Viaggiare come momento entusiasmante di scoperta, conoscenza di nuovi luoghi, culture diverse, cibi, gusti, sapori e abbinamenti nuovi mi entusiasma.

La zuppa di gamberi di Bubba.. .e la scatola di cioccolatini di Forrest

Nel pensare e programmare un viaggio, inutile dirti che il cibo locale per me gioca un ruolo fondamentale.

Per me un viaggio è davvero unico e autentico se riesce a mettermi in contatto con il luogo e le persone e il cibo è un mezzo potentissimo per creare legami anche indissolubili, per creare emozioni forti.

La vita per me é questo: autenticità, emozioni, legami forti.

Conoscere persone nuove, parlare altre lingue, scoprire usi e costumi e la cucina tipica è come fare un viaggio nel viaggio.

I miei viaggi li organizzo da sola, dedicando parecchio tempo a capire quali sono i piatti tipici del luogo che voglio visitare, se ci sono dei ristoranti che non posso assolutamente perdermi o esperienze di street food da non lasciarmi scappare.

Come dimenticarmi della fantastica esperienza vissuta con Monica di Djemme – Slow Travel  che mi ha portato a conoscere usi e costumi di una parte dello splendido Marocco, che mi ha fatto assaporare il vero Tajine Berbero, che mi ha dato la possibilità di imparare a preparare il vero Couscous e mi ha fatto vivere una delle emozioni più forti della mia vita: sedermi su una Duna del Deserto del Sahara, guardare nell’infinito e ascoltare il silenzio.

Un fantastico Couscous

Quel viaggio ha lasciato tanto in me e ha anche contaminato la mia cucina.

Da quel momento, mai più senza:

  • il vero tajine per una cottura davvero incredibile dei cibi. Tutto in quella originale pentola di terracotta rimane morbido, succoso e super saporito
  • le spezie marocchine, Ras-El-Hanout su tutte, un mix perfetto di varie spezie (cardamomo-cannella-noce moscata-anice stellato-zenzero-curcuma-coriandolo-pepe nero…) che uso spesso nei miei piatti. Sai che le spezie, se usate correttamente, possono rivoluzionare la tua cucina e dare una mano alla tua salute? Non ci credi?….Leggi qui!
    – il couscous, fatto proprio come lo fanno le donne marocchine che, ti assicuro, è un’esperienza da provare!

E come non ricordarmi di tutti i fantastici mercati che ho visitato durante i miei viaggi e che sono sempre una fonte di ispirazione pazzesca per il mio modo di cucinare.

Pensa che Rodolfo, la fantastica guida di Socompa che ha accompagnato me e Sandro (la mia dolce metà) nel nostro incredibile viaggio alla scoperta della Puna Argentina, un giorno mi ha detto “Sai che per conoscere davvero un Popolo devi visitare i mercati e i cimiteri?”

Nei mercati scopri come vive la popolazione del luogo e nei cimiteri come interpreta la morte. Vero!

Da quel viaggio, oltre alle grandissime emozioni che la Puna mi ha regalato, ho imparato come fare le vere empanadas, grazie alla lezione di cucina alla quale ho partecipato nella bucolica Finca Valentina di Salta.

Forse ti starai chiedendo come si possa conciliare viaggiare assaggiando tanto buone specialità locali e stare a “dieta”?

Ricorda: No “dieta” – Sì Alimentazione Equilibrata e sostenibile nel tempo.

Mi godo il viaggio così come mi godo ogni giorno cibo equilibrato, sano e gustoso e finalmente direi!
Ho smesso da tempo di farmi beveroni dietetici a pranzo per poi abbuffarmi a cena.

Forse mi sto dilungando, ma credo tu abbia capito che quando parlo di cibo e viaggi perdo la cognizione del tempo.

Dai…spero tu abbia ancora un paio di minuti per leggere di qualche altro mio ricordo che mi auguro sia per te uno spunto per cucinare e viaggiare sempre con il cuore e con una grande voglia di imparare cose nuove…

Ancora ricordo il sapore delle samosas preparate a Cape Town, che ormai fanno parte della mia alimentazione e che amo insegnare a preparare anche ai miei clienti più curiosi durante i loro percorsi di Cooking Coaching.

Ma come non posso parlarti di tutti i piatti spagnoli che ho imparato a cucinare da quella che ancora oggi definisco la mia “famiglia adottiva” e dalle miriadi di viaggi che ho fatto in Spagna (penso di conoscerla tutta, in ogni suo più piccolo angolo).

Forse non ti ho ancora detto che per ben 13 anni (8 di “facciamo i fidanzatini” e 5 di “dai conviviamo”) sono stata insieme ad un ragazzo per metà spagnolo (Cantabro) e per metà italiano (Pugliese).

La sua mamma, ma anche le sue fantastiche zie mi hanno insegnato a preparare Paella, tortilla, ensaladilla, croquetas de bacalao, cocido montanes (piatto tipico della Cantabria) e tantissime altre specialità tipiche

Come ti ho detto all’inizio di questo articolo (ormai forse troppe righe fa) ho viaggiato parecchio e ho assaporato quanti più cibi possibili, ho esplorato mercati, ho frequentato corsi di cucina locali, ho fatto domande e ascoltato attentamente le risposte per fare mie tutte le informazioni che mi venivano fornite.

Tutte quelle informazioni necessarie per ricreare i piatti poi una volta tornata a casa e per riproporli anche in versione equilibrata per ogni mio singolo cliente.

Ecco perché, se sceglierai di avermi come TUA Cooking Coach, non dovrai stupirti se ti proporrò oltre a piatti della tradizione italiana anche piatti del mondo.

Oltre a quelli che in parte ti ho già descritto, potrebbero essere anche il pad thai (da Phi Phi Islands), gli Okonomiyaki (direttamente dal Giappone), la Jambalaya (dalla Louisiana), il Gado Gado (da Bali)… uhm… ho già una certa acquolina in bocca!

Potrei continuare ancora per molto a elencare tutti gli ingredienti e i piatti che, una volta incontrati in viaggio, ho fatto miei, li ho rivisitati, li ho gustati e fatti gustare ai miei ospiti, ho insegnato a prepararli ai miei clienti.

Pensa che bello sederti a tavola nella tua casa e sentirti invece in un luogo magari da tutt’altra parte del mondo.

Ti assicuro che è una gran figata!

Parola di una Cooking Coach e Viaggiatrice per Passione! Super amante di cibo e viaggi.

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